VCE I II (mestre marghera – collezione privata) 2015

stampa a inchiostro su carta

84 x 120 cm

Sin dagli esordi, dunque, analizzo la trama e la struttura della città, avviando una profonda indagine sulla psicologia dello spazio*, sui sistemi e sui principi che fanno della materia indeterminata una misura non misurabile attraverso il solo linguaggio scientifico. Piuttosto, l’uso assoluto del “disordine organizzato”, propriamente contaminato da elementi di ordine soggettivo-emotivo, permette, ai più temerari, la consapevolezza di una poetica dello spazio, che si fa breccia tra le spoglie mutevoli della nostra percezione. Questa soggettività riaffiora profondamente nella dimensione artistica, facendo dello spettatore, della sua presenza fisica, il medium utile e necessario per la contaminazione dei contrari compresi nell’opera, in termini imprevedibili e misteriosi. A questa idea, si associano quelle di ripetizione e variazione degli elementi estrapolati, facendo della simmetria, la tecnica illusoria che permette la creazione variabile delle sequenze formali risultanti. Il concetto di variazione comprende due contraddizioni, l’uno tende all’unità, l’altro alla varietà**.

*gaston bachelard, la poetica dello spazio. edizioni dedalo: bari 2015

**tomás Maldonado, reale e virtuale. feltrinelli: milano 2015

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